In Europa e in generale nei paesi occidentali, da poco più di un secolo la rivoluzione industriale e il progresso scientifico hanno aumentato in modo impressionante la disponibilità di prodotti alimentari.
Di conseguenza si è via via modificato il modo di alimentarsi, sono cambiate le abitudini, i desideri e i gusti, ma soprattutto la quantità e la qualità dell'assunzione di cibo.
Viviamo l’assurdo della disponibilità di una quantità sempre maggiore di alimenti, con una gran parte della popolazione che soffre di condizioni patologiche gravi, per le conseguenze di un eccessivo consumo di alcuni di essi a discapito di altri.
Il problema fondamentale?... esagerazione.
In un bambino la quantità di energia accumulata con gli alimenti è spesa per le funzioni vitali, per le funzioni meccaniche di lavoro derivate dall'attività fisica e per l’accrescimento corporeo. Ovviamente l'eccesso calorico viene immagazzinato sotto forma di grassi.
Senza analizzare in modo approfondito le cause del cambiamento delle abitudini alimentari, si è visto che il consumo degli alimenti di origine animale nel secolo scorso ha subito un aumento impressionante, con una parallela riduzione dell’uso dei cereali e di altri prodotti di origine vegetale.
In particolare, purtroppo, ad essere sottovalutati sono tutti prodotti integrali che, proprio perché non sottoposti ai processi di raffinazione, mantengono le parti fibrose (in particolare la crusca e le parti più esterne del chicco dei cereali) e con queste tutta una serie di fattori nutritivi estremamente importanti (proteine, vitamine, oligoelementi, enzimi, minerali, preziose sostanze oleose).
A pieno diritto dovrebbero avere un posto di riguardo sulla tavola dei nostri bambini, perché questa grande famiglia di vegetali rappresenta l’alimento principe dell’uomo.
Lasciamo i dolci all'occasione particolare, la festa, il compleanno o la ricorrenza, in modo che il loro consumo sia strettamente legato „all'evento" e non alla quotidianità.
Cinque pasti quotidiani
È consigliata la suddivisione della razione alimentare in cinque pasti giornalieri, ognuno a suo modo importante. A partire dal primo anno di età la prima colazione dovrebbe coprire il 15-20% dell’apporto di calorie giornaliere; rappresenta un pasto di grande importanza per l’economia energetica del piccolo. E' stato evidenziato in molti studi come l'abitudine di saltare questo importante pasto, sia un forte fattore predisponente all'obesità in età adulta.
Può essere costituita, per esempio, da latte vaccino intero (o prodotti sostitutivi, per coloro che soffrono di intolleranza), accompagnato da biscotti, da pane con confettura o miele o da cereali. A metà mattina e durante il pomeriggio si consuma uno spuntino che rappresenta dal 5 al 10% dell’apporto calorico giornaliero. Vanno benissimo frutta fresca anche frullata, lo yogurt o... perchè no? Un bel panino imbottito sicuramente più salutare e quindi da preferire a merendine e snack dolci o salati (questi costituiscono eccessi nocivi per il bambino per l’alto contenuto di grassi, zuccheri e sale).
Il pranzo e la cena rappresentano ciascuno dal 30 al 40% dell’apporto calorico giornaliero. I pasti principali dovrebbero essere indirizzati a un apporto completo degli elementi nutrizionali e alla varietà dei cibi. Mai escludere un macronutriente da un pasto. Infatti il nostro organismo in continuazione necessita di tutti i nutrienti, proteine, carboidrati e grassi. Qualsiasi regime alimentare che escluda anche solo uno dei macronutrienti risulta errato, e a lungo termine potrebbe diventare nocivo per lo stato di salute.
Evviva la prevenzione!
La salute si costruisce a tavola, e proprio dai primi anni di vita, al fine di prevenire i principali fattori di rischio delle malattie croniche in età adulta. E' stato infatti dimostrato che la deposizione delle strie lipidiche (accumuli di grasso nelle arterie che predispongono alla formazione della placca aterosclerotica) avvenga già durante la prima decade di vita.
Infine è doveroso sottolineare che l’apporto alimentare deve essere in stretto rapporto con l’attività fisica regolare, uno dei fattori fondamentali per la salute del bambino anche in età prescolare. Mai come in quest'epoca i nostri bambini sono schiavi dell'ozio.
Facciamo riscoprire ai piccoli le nostre corse da bambini, le partite a pallone per strada, il nascondino, le lunghe passegiate o le gare in bicicletta con gli amici, cercando di salvaguardarli dal diventare futuri prigionieri inconsapevoli, di console, PC e social networks.
Francesco Fagnani
Dottore in Dietistica
Scienze della Nutrizione Umana