Finalmente la ricerca scientifica sta dando importanza alla nuova tendenza sportiva del momento, che da anni ormai sta prendendo piede, quella delle "gare estreme" o "gare d'avventura". Spesso queste competizioni, vengono affrontate dai concorrenti senza sapere quello che ci si ritroverà ad affrontare. Queste gare possono rivelarsi ben altro che un gioco, infatti devono essere preparate con attenzione sia con un adeguato allenamento che con una oculata strategia nutrizionale. In questo recentissimo articolo del 24 settembre (Sports Medicine 2012 - Ranchordas MK) si è cercato per la prima volta di fornire delle indicazioni per questo tipo di manifestazioni sportive.
Le corse estreme richiedono ai concorrenti di effettuare varie discipline che vanno dalla mountain bike, alla corsa, kayak, arrampicata, alpinismo, canottaggio e orientativamente su un percorso, che spesso si ariticola nella "natura selvaggia". Le gare possono variare dalle 6 ore fino a 10 giorni consecutivi o più nelle lunghe spedizioni. Lo scopo di questo articolo è di fornire raccomandazioni nutrizionali basate sull'evidenza scientifica per i concorrenti che si cimentano in questo tipo di manifestazioni.
La spesa energetica è di 365-750 kcal per ora, in lettaratura sono stati riportati casi con una spesa totale di energia di 18 000-80 000 kcal necessarie per completare alcune di queste gare, e a fronte di un dispendio energetico così iponente sono stati evidenziati bilanci energetici negativi molto marcati. La nutrizione, pertanto, svolge un ruolo importante nel completamento di tali eventi di ultra-endurance. Condurre una ricerca scientifica in questi eventi è impegnativo e gli studi sono limitati, tuttavia dalle indagini alimentari e dello stato nutrizionale effettuate sui corridori si è registrato che i concorrenti non soddisfano le raccomandazioni nutrizionali per un'attività di ultra-endurance. L'assunzione di carboidrati necessari si attesta sui 7-12 g / kg durante i periodi di allenamento prolungato per soddisfare le esigenze e ricostituire le riserve di glicogeno. Si consiglia l'assunzione di proteine tra 1,4-1,7 g / kg al fine di costruire e riparare i tessuti. Inoltre diviene fondamentale un adeguato reintegro di liquidi ed elettroliti, in particolare se tali eventi si svolgono con temperature estreme. Tuttavia, i tassi di sudore possono variare notevolmente tra i concorrenti, occorre quindi personalizzare il protocollo di idratazione. Ci sono considerevoli prove a sostegno dell'uso di bevande sportive, carbogel e barrrette, in quanto sono una comoda fonte di carboidrati che può essere consumata durante l'esercizio fisico, in allenamento e in competizione. Allo stesso modo, integratori di aminoacidi possono essere utili per contribuire a soddisfare i periodi di aumento fabbisogno proteico. La caffeina può essere usata come ausilio ergogenico per aiutare i concorrenti a rimanere vigili e lucidi durante periodi prolungati, per aumentare la resintesi del glicogeno e migliorare le prestazioni di resistenza.