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2014-06-09

Non essere acido!

L'intensa attività fisica, induce un aumento della produzione di radicali liberi (ROS), che vengono
opportunamente rimossi dai meccanismi endogeni di rimozione presenti nel nostro organismo (es.
Superossido dismutasi, Catalasi, Glutatione perossidasi) o antiossidanti esogeni che assumiamo con
l'alimentazione (es. vitamina A, vitamina C, vitamina E).

Tuttavia essendo gli sport aerobici di lunga durata quelli a più elevata produzione di ROS, spesso
con una dieta non particolarmente ricca di vitamine e minerali ricavati da un consumo regolare di
frutta e verdura, si può andare a sostenere una condizione cronica, tipica del maratoneta, l'acidosi
metabolica.
Tale tipo di condizione, caratterizzata da un'infiammazione "low grade", cronica, con acidosi (pH
acido), ha diversi effetti negativi sull'organismo: un aumento dei radicali liberi (ROS) – un
alterazione del pattern ossidativo - aumento dell'insulino resistenza – obesità indotta da adipochine - fenomeni
di invecchiamento in genere – indurimento delle fibre elastiche.
Tutta questa serie di effeti naturalmente si ripercuotono non solo sulla salute a lungo andare, ma
sicuramente in modo più evidente sulla performance. Studi scientifici hanno dimostrato che un
abbassamento del pH contribuisce ad anticipare il senso di fatica muscolare durante l'esercizio
fisico, e che l'acidosi metabolica può compromettere lo stato di salute.
Lo studio effettuato da Mc Kenzie e collaboratori, pubblicato sulla nota rivista Sport Science, ha
evidenziato che inducendo artificialmente una fisiologica alcalosi metabolica si è riusciti ad ottenere
una prestazione migliore, sia in termini qualitativi che quantitativi (aumento del lavoro massimale e
ritardata insorgenza della fatica).
Di seguito gli effetti dimostrati di una fisiologica alcalosi:
– Mantenimento o crescita muscolare
– Mantenimento della mineralizzazione ossea
– Riduzione dell'ossidazione
– Aumento della termogenesi
– Riduzione della pressione sanguigna
– Riduzione della fatica muscolare
Quindi per cercare di "alcalinizzare" il nostro organismo cosa dobbiamo fare?
Sicuramente evitare una dieta iperproteica, soprattutto protratta per lunghi periodi. In particolare, la
dieta Atkin's ha mostrato di generare chetoacidosi, e determinare una carenza di potassio, Magnesio
e altri fondamentali anioni organici. Il risultato di queste abitudini alimentari vedranno l'istaurarsi
dell'infiammazione "low-grade", discussa in precedenza.
Ciò che invece nella nostra alimentazione quotidiana non deve mai mancare, sono i cosiddetti
"alcalinizzanti naturali" che ritroviamo nei vegetali. In particolare potassio, magnesio, acidi
organici, e calcio di cui la verdura è particolarmente ricca.
Un'ottima soluzione sarebbe quella di bere dei sani centrifugati di verdure, magari la sera dopo
cena.
"...si aggiunge così un'altra ottima motivazione per non far mancare mai sulla tavola frutta e
verdura per noi e i nostri cari..."

Dott.Francesco Fagnani
Dottore in Dietistica – Nutrizione & Sport